Rassegna stampa

Contributo di ANSEB in merito alla riforma degli appalti

In merito «ai criteri di delega più rilevanti, tra quelli che si riferiscono ad ambiti o materie non disciplinati in modo specifico e puntuale dalle direttive» presenti nell’articolato della legge 28 gennaio 2016, n. 11 e «ai possibili contenuti della nuova disciplina» in esito alla stessa legge, ANSEB, l’Associazione Nazionale della Società Emettitrici di Buoni Pasto, segnala alla vostra attenzione quanto segue.
1) Disciplina dei servizi sostitutivi di mensa
L’articolo 285 del D.P.R. 5 ottobre 2010 n. 207 «Regolamento di esecuzione e attuazione del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, recante “Codice dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture in attuazione delle Direttive 2004/17/CE e 2004/18/CE”» contiene la disciplina generale dei servizi sostitutivi di mensa e non solo le norme regolanti le procedure di scelta del contraente aventi ad oggetto l’affidamento dei servizi sostitutivi di mensa nelle pubbliche amministrazioni. La trattazione di una disciplina generale nel contesto del c.d. Codice degli Appalti, riferita al funzionamento dell’intero mercato e non alle sole procedure di selezione pubblica, è una particolarità che l’articolo 1, comma 1, lettera d) della legge 28 gennaio 2016, n. 11 intende correggere, prevedendo esplicitamente la salvaguardia di «una specifica normativa per il settore dei servizi sostitutivi di mensa». A questo proposito ANSEB ritiene importante «riordinare il quadro normativo vigente» (ancora art. 1, c. 1. lett. d) in materia di buoni pasto prevedendo l’approvazione di un decreto legislativo dedicato, che eviti di ricomprendere nuovamente la normativa del settore nel più ampio quadro del c.d. decreto di riordino da approvarsi entro il 31 luglio 2016. Il decreto legislativo dedicato (o, qualora il legislatore non convenisse di operare questa distinzione, la riscrittura dell’articolo 285), per riuscire nell’intento di conseguire un «più elevato livello di certezza del diritto e di semplificazione dei procedimenti» potrebbe operare sulla disciplina vigente le seguenti modificazioni e integrazioni:

  1. al fine di garantire le rimborsabilità dei buoni pasto in circolazione, prevedere in capo alle società emettitrici l’obbligo di vincolo nell’attivo patrimoniale di una somma non inferiore al 10% del valore dei buoni pasto in circolazione;
  2. al fine di controllare più efficacemente il mercato, prevedere la creazione di una Commissione nazionale (istituita senza oneri per lo Stato) rappresentativa dei portatori di interesse del servizio sostitutivo di mensa, incaricata di: informare; mediare tra i diversi attori della filiera, anche predisponendo proposte congiunte da sottoporre al Legislatore; monitorare il rispetto della normativa sul buono pasto, anche ricevendo le denunce di violazione dal territorio; segnalare alle stazioni appaltanti e alle autorità competenti gli atti di violazione della normativa;
  3. per garantire una maggiore tracciabilità dei flussi finanziari, velocizzare i rimborsi agli esercenti e modernizzare il mercato, obbligare il rimborso esclusivamente in forma elettronica;
  4. in coerenza con l’ordine del giorno Camera 9/3444-A/261 del 19 dicembre 2015 che ha avuto parere favorevole dal Governo, adottare i provvedimenti idonei per adeguare la normativa sull’utilizzo dei buoni pasto alle abitudini di consumo, all’evoluzione e alla flessibilità dei contesti lavorativi e alla variabilità degli stili di vita, perché non sia limitato il diritto dei dipendenti all’utilizzo di questo strumento;
  5. per una maggiore trasparenza del mercato, incoraggiare il ricorso al buono pasto elettronico, il cui valore defiscalizzato è stato innalzato dalla Legge di Stabilità 2015 proprio per incrementarne la diffusione e semplificare le procedure di utilizzo.


2) Procedure pubbliche di scelta dell’emettitore dei buoni pasto

Per quanto concerne le tematiche di specifica competenza della legge 28 gennaio 2016, n. 11 (gli appalti pubblici, le procedure d’appalto, la disciplina in materia di contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture), ANSEB ritiene importante «riordinare il quadro normativo vigente» prevedendo i seguenti criteri di scelta nella selezione pubblica dell’emettitore dei buoni pasto:

  1. le procedure di scelta del contraente aventi ad oggetto l’affidamento dei servizi sostitutivi di mensa non possono usare solo il prezzo o il costo come unico criterio di aggiudicazione;
  2. devono essere incrementanti i meccanismi di controllo in merito alla sussistenza dei requisiti dei servizi aggiuntivi, alla reale esecuzione delle prestazioni offerte e alla permanenza in fase di esecuzione di tutti gli elementi costituitivi dell’offerta.


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