UTILIZZATORI
Il buono pasto costituisce per il lavoratore-utilizzatore un efficace strumento volto a garantire la massima libertà di scelta su dove e come consumare il pasto durante l’intervallo lavorativo. Esso, infatti, si caratterizza per l’intrinseca flessibilità e convenienza volta ad assicurare:
- il rispetto delle abitudini alimentari: il lavoratore può scegliere di variare quotidianamente il fornitore autorizzato alla somministrazione di alimenti e bevande, usufruendo della rete di esercizi messa a disposizione dalla società emettritrice.
- l’effettivo allontanamento dell’utilizzatore dalla struttura di lavoro; garantisce un momento di pausa ed evasione dall’attività lavorativa caratterizzata, spesso, da alti livelli di standardizzazione e ripetitività.
- l’esenzione da oneri fiscali e previdenziali a carico del lavoratore: fino all’importo giornaliero di 4,00 euro in formato cartaceo e di 8,00 € in formato elettronico. Si auspica, tuttavia, un aumento della soglia di esenzione fiscale volto a incrementare il valore reale del buono e quindi il potere d’acquisto dell’utilizzatore.
AFFILIATI
Per gli esercizi pubblici autorizzati alla somministrazione di alimenti e bevande, affiliarsi con le società emettritrici, costituisce un elemento di concreto sviluppo e fidelizzazione della propria clientela.
Infatti, poter offrire a circa 2,6 milioni di lavoratori al giorno un servizio di ristorazione quotidiano, significa:
- incrementare rapidamente il proprio volume d’affari.
- predisporre tipologie di menu standardizzate e idonee al fabbisogno quotidiano dei lavoratori (semplificando la gestione degli ordinativi).
IMPRESE
I buoni pasto si configurano come una conveniente e più flessibile alternativa al servizio di mensa aziendale gestito internamente e autonomamente dal datore di lavoro.
In vero, per tutte quelle imprese che non hanno la possibilità o non ritengono conveniente organizzare e allestire in proprio una mensa interna ovvero stipulare convenzioni dirette con gli esercizi pubblici adiacenti, la scelta del buono pasto può essere considerata come particolarmente vantaggiosa per una serie di ragioni:
- ottimizzazione dei costi relativi al servizio di mensa; attraverso la rete di locali convenzionati l’impresa cliente può offrire ai propri dipendenti una vasta scelta di soluzioni (ristoranti, bar, gastronomie) per consumare il pasto durante l’intervallo lavorativo, eliminando, allo stesso tempo, tutte le spese necessarie all’allestimento e alla gestione di una mensa aziendale interna.
- deducibilità ai fini IRES dei costi sostenuti per l’acquisto dei buoni pasto, in quanto inerenti all’attività d’impresa. I servizi sostitutivi di mensa, infatti, rappresentano una strumento idoneo ad ottimizzare la produttività del lavoratore.
- maggiore flessibilità nella gestione dell’intervallo lavorativo. Con il buono pasto si assicura una più efficace alternanza tra i lavoratori impiegati presso imprese che devono assicurare determinati servizi in fasce orarie destinate normalmente alla pausa pranzo. In queste ipotesi la gestione di una mensa interna sarebbe particolarmente gravosa per il datore di lavoro e poco funzionale per il dipendente.